#TeLeRacconto: serbatoi di Memoria per costruire la propria identità

Nel film “Quando c’era Berlinguer” di Walter Veltroni, la scena che più mi ha colpito è stata quella in cui Marcello Mastroianni spiega il senso del personaggio ultra­pop Roy Batty, interpretato da Rutger Hauer nel film di fantascienza “Blade Runner” (ambientato in una Los Angeles spaventosamente immaginaria del 2019 e diretto dal regista Ridley Scott). Si tratta di un replicante (o, per usare un termine più vicino all’immaginario collettico, un androide) dalle sembianze umane che, progettato come gli altri suoi simili per essere usato come forza lavoro nelle colonie extra-terrestri, riesce a darsi alla fuga e a tornare illegalmente sulla terra. È lì che si ritroverà a lottare con furore contro la propria natura, non trovando una soluzione all’impossibilità di umanizzarsi e finendo per favorire l’effetto opposto. Perchè parto da questa immagine? Perché nella drammatizzazione del racconto sta un fatto, centrale e fondamentale, che viene per l’appunto sottolineato da Mastroianni: al replicante non è dato avere una memoria come prova di identità.

Ed è proprio sulla conservazione della Memoria storica come creazione identitaria che ci fermiamo a riflettere ogni anno, cercando di promuoverla attraverso una serie di iniziative legate al calendario civile. Quest’anno, per prepararci alle celebrazioni del 25 aprile, abbiamo deciso di accompagnare gli alunni delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado a far visita ad alcuni veri e propri “serbatoi di memorie” del territorio metropolitano: l’Istituto Storico della Resistenza Toscana (Firenze), la Fondazione Spadolini (Firenze), la Fondazione Balducci (presso la Badia Fiesolana, Fiesole) e la Fondazione don Milani (Barbiana). Un percorso che punta a condensare e a collegare, per la prima volta, le esperienze di alcuni illustri cittadini con quella della Resistenza, per poi chiedere ai ragazzi di esprimersi sul viaggio intrapreso e su cosa hanno colto da queste visite. Inoltre, in collaborazione con gli Istituti Comprensivi, gli Istituti Storici, le Fondazioni e l’Anpi di Figline e Incisa Valdarno, vogliamo anche istituire un piccolo premio in libri per la classe che realizzerà l’elaborato migliore, che sarà anche una sorta di omaggio a chi ha dedicato la propria vita all’uguaglianza, alla libertà e alla solidarietà: tutte tematiche fondamentali per la costruzione identitaria di ogni cittadino.

Tutti i contributi saranno poi raccolti all’interno di una piccola pubblicazione, in modo da trasmettere le emozioni di quelle visite, i valori positivi che ne emergono e, soprattutto, per renderli fruibili anche in futuro.

Assessore a Cultura, Istruzione e Sport 12 article(s)
Mattia è nato il 05/06/1988 a Figline Valdarno. E’ laureato in Scienze del Lavoro all’Università di Firenze, dopo aver fatto l’operaio ha svolto ricerche sull’occupazione e l’istruzione in Toscana. Sta proseguendo gli studi in Sociologia e Ricerca Sociale, alternandoli con il servizio civile presso l’Istituto Gramsci Toscano. Dalla fine del 2013 è Segretario del circolo Pd Matassino, la località dove abita da sempre. Si interessa di cinema, ha fondato un cineclub e conduce un programma radiofonico su Radiovaldarno, parlando di lavoro, welfare e buona musica. Ama leggere, in special modo autori nordici, Jean Paul Sartre, Leonardo Sciascia e Hunter S. Thompson. Le sue deleghe: Istruzione e Formazione; Cultura, Sport, Politiche giovanili, Pari opportunità, Gemellaggi.