#TeLeRacconto: se un giorno inventi un’app

Mettersi in gioco e fare squadra, con le nuove tecnologie al servizio della quotidianità.
Userei queste poche parole per descrivere la mia giornata a Milano, alla sede Vodafone, in un’iniziativa organizzata nel mese di marzo dalla Scuola Anci  e riservata a  50 giovani amministratori da tutta Italia.

Nella simulazione a cui ho partecipato siamo stati divisi in gruppi tematici, da 5-6 persone ciascuno. Da assessore all’Ambiente non potevo che optare per il tema più vicino ai miei interessi, ovvero “Ambiente e gestione del territorio”. Ogni gruppo, inoltre, poteva contare sul supporto di un tutor e di due programmatori, sviluppatori di app per smartphone e tablet. Qual era l’obiettivo del gioco? In sostanza dovevamo inventare e realizzare una app, finalizzata alla gestione di una situazione reale. Il tutto in una manciata di ore.

L’organizzazione della giornata e le modalità di lavoro seguivano i dettami dell’Hackathon (una maratona di hacker, appunto), che prevede divisione in gruppi tematici, tempi prestabiliti e presentazione finale dei risultati, con tanto di giuria pronta a premiare le idee (e le applicazioni) più meritevoli.

È avvenuto tutto nello stesso luogo, senza pause prestabilite, con panini e bibite a disposizione di tutti ma con un occhio sempre rivolto al cronometro, che scorreva inesorabile. Ogni gruppo, però, poteva organizzare il tempo a propria disposizione nel modo in cui riteneva più opportuno. Al centro dello stanzone, per esempio, c’era persino un calcio-balilla, dove concedersi una pausa di 5 minuti, senza però perdere di vista l’obiettivo finale.

Il mio gruppo ha deciso di realizzare uno strumento informatico che fosse utile nella gestione delle emergenze di Protezione civile e, in generale, del rischio ambientale. L’idea alla base del nostro lavoro era  quella  di permettere all’Amministrazione comunale di un certo territorio di avere a disposizione una app, capace di fornire notizie in tempo reale. Il tutto grazie anche all’apporto dei cittadini che, attraverso uno strumento del genere, possono segnalare pericoli non ancora presi in carico. Ci sono volute diverse ore per precisare meglio questa idea generale, valutare i suoi pro e i suoi contro, eliminare gli elementi superflui e centrare la fattibilità e la concretezza di un qualcosa che, a fine giornata, doveva essere realmente operativo (seppur da migliorare).
La parte ancora più emozionante, per me, è arrivata proprio alla fine di questo percorso, quando abbiamo deciso che a presentare il lavoro di tutto il gruppo (di giovani amministratori, di assistenti, di programmatori e di grafici) sarei stato proprio io.

Era solo un gioco, sicuramente; però quella giornata era stata particolarmente intensa, passata per intero a lavorare gomito a gomito con persone che fino a qualche ora prima nemmeno conoscevo. Era scattata una sana competizione, che ci aveva portati ad avere a disposizione un’app progettata e realizzata interamente da tutti noi.

A quel punto sono salito sul palco del Vodafone Theatre, dove ho raccontato in 5 minuti (veri, con tanto di gong finale!) il nostro lavoro e mostrato la nostra app, funzionante, su uno smartphone.

E dopo la presentazione dei lavori di tutti partecipanti, è arrivato anche il momento del verdetto della giuria. Chi ha vinto? Il mio gruppo, premiato per aver creato la migliore applicazione della giornata: chiara, intuitiva nel suo utilizzo, pratica e applicabile nella realtà.

Al di là del premio, però, sono due i motivi che hanno reso quella giornata non solo emozionante ma anche unica. Il primo motivo è aver dimostrato che i nostri Comuni e le nostre comunità non hanno che da guadagnare dallo sviluppo e dalla diffusione delle nuove tecnologie; il secondo riguarda l’importanza di   formarsi, di conoscere, di imparare, confrontarsi e condividere idee e proposte.

Il lavoro di squadra dà sempre ottimi frutti, fa emergere il meglio da un gruppo. E questo è fondamentale, soprattutto quando puoi mettere questo lavoro a servizio della tua comunità.
E, chissà, magari in futuro avremo davvero una app del genere da  utilizzare sui nostri smartphone…

Assessore all'Ambiente e alla Promozione del territorio 7 article(s)
Nato a Montevarchi l’11 settembre 1987. Laureato in Ingegneria gestionale, sta completando il suo percorso di studi specializzandosi in Ingegneria energetica. Dal 2010 al 2011 è stato Segretario dei Giovani Democratici del Valdarno, mentre dal marzo 2013 al marzo 2015 lo è dell’intera area metropolitana di Firenze. Dal 2012 al 2013 è stato Assessore nella Giunta incisana di Fabrizio Giovannoni, con deleghe a Politiche giovanili, Ambiente, Politiche energetiche. Le sue deleghe: Attività Produttive e Commercio, Turismo, Promozione territorio, Agricoltura, Caccia e Pesca, Centri storici, Ambiente, Politiche energetiche e Gestione dei rifiuti, Trasporti e mobilità, Innovazione tecnologica.